Etna Gigante
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A valle tra masse ebre
la nera, l'accesa d'ira Etna
ti moveva, l'Etna gigante
lave vomitante!
Arida secca l'arena
l'erbe essa martellava.

Questa poesia vinse nel 1925 il concorso indetto dal giornale "La Tribuna" per 
la piu' bella frase palindroma. 
Fra le altre proposte si puo' segnalare questa, palindroma verso per verso:

Roma: Ivi amor
ed e' fede
ai latini ingegni in Italia
e' oracolo caro e 
arca sacra
Roma domina l'animo d'amor

Anni fa Stefano Bartezzaghi pubblico' questa poesia palindroma in 
endecasillabi su La Stampa, scritta dal bravissimo Roberto Morassi:

Ode a Roma Dorata
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O citta' nuova, ti balen'Amore,
l'arte t'annoda. Ci nuota, la sera,
Morte ideale. Vidi matto, ratto,
serrarti, Diva, i nitidi livelli
ma i lati d'Eva, no ! Nave d'Italia
mille vili ditini avidi trarre
sott'a'rottami di vela, e dietro
mare salato, unica donna: te !
Tra le romane l'abitavo, un attico....

     A. Taro (d'amor aedo)